Eccomi di ritorno, come si dice “stanca ma felice”, da una settimana interamente dedicata allo Sheepdog. Non è mia abitudine scrivere dopo avere giudicato gare, ma questa volta l’esperienza è stata davvero eccezionale. Tutto è iniziato venerdì 24 Settembre quando sono stata invitata a  giudicare la prima Classe 3 Traditional Style di un weekend lungo di gare al Wild River Sheepdog Center di Framura. Ho osato proporre ai concorrenti un percorso decisamente difficile con l’obiettivo di mettere in evidenza le caratteristiche di forza e intelligenza del cane unitamente alle abilità tecniche del conduttore. Tutto questo nell’ottica di cominciare a “pensare in grande” in vista delle imminenti prove di Selezione per i Campionati Europei dei prossimi anni. I concorrenti hanno risposto con entusiasmo dimostrando abilità ed un livello a mio parere non lontano da quanto sarà necessario per essere competitivi a livello internazionale. Il sabato la mia giovane e simpaticissima collega ungherese Petra Szarvas ha rilanciato con un percorso altrettanto tecnico e performante. Special guest della gara la famosa istruttrice Mervi Asp e la giudice stagiaire Nina Palmu, appena arrivate dalla Finlandia. Domenica, approfittando della presenza di Nina in una gara non ufficiale con assegnazione dello splendido Trofeo Challenge Wild River, (prima edizione), abbiamo potuto confrontarci con un  triplo giudizio internazionale ( Italo finnico ungherese) su un percorso di certo non scontato e con alcune difficoltà assolutamente nuove per i nostri binomi, che se la sono comunque cavata egregiamente ancora una volta.

E’ stata per me un’occasione di crescita unica potermi confrontare sul campo con le due colleghe, espressioni di  realtà  cinofile sicuramente diverse, ma accomunate da una grande passione e dal massimo rispetto per il benessere animale.

Il lunedì, ci siamo spostati con un nutrito gruppo di appassionati sul Campo di Sheepdog “Il Poggetto” di Buti dove si è svolto uno stage di due giorni tenuto da Mervi Asp, validamente coadiuvata da Nina Palmu. Si è trattato a mio parere di un Clinic assolutamente innovativo per quanto riguarda le tecniche di preparazione. Molti gli spunti su cui lavorare, tutti improntati sul potenziamento delle qualità naturali del cane, sulla conoscenza delle pecore e sulla  ricerca del giusto stato mentale dei tre attori in campo: pecore, cane, conduttore.

Con precisione e rigore scandinavo, ma con un  entusiasmo e un’allegria che definirei piuttosto “latini”, Mervi e Nina ci hanno illustrato il loro metodo per impostare il lavoro dei nostri cani da conduzione interrazza. Molte le analogie con la preparazione dei Border, molti gli spunti presi da altre discipline non solo cinofile, ma anche per esempio equestri e adattati a programmare un percorso di preparazione specifico per il Traditional Style basato sulla creazione di un rapporto unico di fiducia e collaborazione in questa affascinante triangolazione pecora/cane/uomo che da tempo immemorabile chiamiamo PASTORIZIA.  

Dott .Laura Vassallo